mercoledì 11 giugno 2014

Ving Tsun e PNL: Fisiologia, Visualizzazione, Modeling

Ving Tsun e PNL: Fisiologia, Visualizzazione, Modeling
di Simone Pietrobono
Nella pratica del Ving Tsun Kung Fu dovremmo comportarci in modo spontaneo, efficace e reattivo non solo rapidamente ma anche con dinamica precisione e pronti, in qualsiasi momento, all’auto-correzione. Quest’ultima intesa come la capacità di riportarsi da una situazione di svantaggio ad una situazione di vantaggio.
Per arrivare a far questo con la massima precisione, occorre comprendere un principio basico e cardine di tutto il sistema: non si “fa” Ving Tsun. Si “è” Ving Tsun.
Esso deve crescere dentro di noi affinchè i suoi principi possano essere espressi senza regole meccaniche e schematiche.
Nel Ving Tsun l’efficacia spontanea e la reattività del nostro comportamento dovrà essere esplosa con movimenti spontanei. Per questo il suo corretto allenamento avrà lo scopo di rendere naturali i nostri atteggiamenti. Solo così esso cambierà completamente il nostro comportamento ed il nostro modo di pensare e di agire.
Il Ving Tsun Kung Fu è un metodo scientifico di apprendimento e di modellamento.
Esso attua una vera e propria riprogrammazione cinetica del nostro comune modo di agire sotto stress.
La scientificità di questa disciplina sta nel mettere a disposizione gli strumenti necessari di programmazione e modellamento attraverso l’uso corretto della fisiologia e della visualizzazione.
Il Ving Tsun, dunque, interverrà con i propri strumenti sia sulle rappresentazioni mentali che sulla fisiologia utilizzando visualizzazioni, ancoraggi e modellamento.
L’esecuzione dei movimenti nelle forme (fisiologia) dovrà avvenire con la corretta idea del perché stiamo facendo quei movimenti (rappresentazione mentale).
Il sistema mente-corpo è un complesso quanto perfetto circuito attraverso il quale il primo influenza l'altro e viceversa.
Fisiologia ed immagini mentali devono lavorare con logica ed armonica sinergia al fine di centrare la propria congruenza fisico-mentale. Solo così si arriverà a naturalizzare un efficiente comportamento di azione o di risposta alla realtà esterna.
Ecco che le nostre immagini mentali e la nostra fisiologia influenzeranno il nostro comportamento, il quale ci farà porre in essere un certo tipo di azioni che a loro volta influiranno sui nostri risultati.
Prendiamo ad esempio il Tan Sao nella prima forma (Siu Lim Tao). Se facessimo questo movimento con la rappresentazione mentale che esso sia una parata o se lo facessimo con la rappresentazione mentale che stiamo costruendo il nostro pugno avremo due situazioni completamente diverse con un medesimo ed uguale comportamento che scaturirà in un’azione diversa e, di conseguenza, nel raggiungimento di un risultato diverso. La corretta idea deve andare di pari passo con la nostra fisiologia. È per questo che in molti casi il Ving Tsun non funziona. Si allena un movimento con un’immagine mentale non congrua al risultato stesso.
Le forme nel Ving Tsun non sono movimenti standardizzati che simulano un combattimento così come non consistono in applicazioni di tecniche. Sono un’idea. Un principio. Sono un coacervo di rappresentazioni mentali e fisiologiche che hanno lo scopo di naturalizzare un comportamento e condizionare in modo permanente e spontaneo la nostra cinetica. Esse hanno in compito di riprogrammarci.
Il cervello non fa distinzione tra un’esperienza realmente vissuta da una esperienza vividamente immaginata. Per questo le immagini mentali incidono notevolmente su tutti i processi cognitivi e motori. Attribuire un idea sbagliata ad un movimento influenzerà direttamente sul risultato, sia in positivo che in negativo.
Nel Ving Tsun è fondamentale avere la corretta e logica immagine mentale rispetto ai movimenti che si fanno. I risultati dipendono quanto sia connesso e congruo il sistema mente-corpo e, dunque, il collegamento tra immagini mentali e comportamenti.
Se non funziona il Ving Tsun molto probabilmente è perché si è lavorato con un immagine mentale illogica rispetto al movimento ed alla finalità di esso. se accade questo si genererà sicuramente un incogruenza tra immagine mentale e fisiologia con un incidenza negativa sul risultato.
Nel Ving Tsun la corretta congruenza tra immagini mentali e fisiologia deve essere ritrovata innanzitutto nel maestro-guida e fatta propria attraverso quello che in PNL viene definito come Modeling (Modellamento). Il modellamento non è imitare o copiare il comportamento altrui. Posso essere in grado di copiare un movimento o riprodurre meccanicamente una serie di movimenti ma molto probabilmente non sarò in grado di ripeterli in modo efficace all’interno di un combattimento. Il modellamento è la capacità di far proprio un comportamento specifico e naturalizzarlo per poi riprodurlo in modo spontaneo in un infinità di situazioni.
Modellare significa far propria la struttura logica sottesa al movimento e riprodurlo non schematicamente. Il Maestro-guida avrà il compito di dimostrare l’efficacia e la logica del movimento, la sua capacità di ripeterla naturalmente in qualsiasi situazione lo richieda. Egli non dovrà trasferire allo studente la tecnica ma la capacità di naturalizzarla e farla propria. Bruce Lee diceva “non ti sto insegnando nulla. Sto solo aiutandoti ad esplorare te stesso”.
Dunque il modeling è la capacità di rilevare e riprodurre modelli comportamentali raccogliendo contemporaneamente tutte le informazioni relative alla corretta strategia comportamentale messa in atto da un soggetto esterno al fine di ottenere un certo risultato.
È necessario ricercare la logicità della congruenza mente-corpo rispetto al risultato da ottenere. Nel caso del Ving Tsun: la sua efficacia spontanea e precisa in situazioni di forte stress.
Se fate sparring ed uscite fuori da quello che avete visto con le forme significa che state allenando la vostra fisiologia con un’errata rappresentazione mentale. Non siete congrui ed il processo di cambiamento non è iniziato.