sabato 10 novembre 2012

Pilipp Bayer a Roma


Per la prima volta Philipp Bayer terrà un seminario a Roma!

sabato 30 novembre 2012 dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 

domenica 01 dicembre 2012 dalle 10:00 alle 13:00

Seminario di Ving Tsun lineage Ip Man - Wong Shun Leung - Philipp Bayer 

N.B. Data l'importanza e la rilevanza dell'evento e l'interesse generale dimostrato da molti praticanti di tutti i lineage a qualsiasi livello vi prego di confermare anticipatamente la partecipazione.

Info: cell: 347.0569449 e-mail: vtkfroma@gmail.com


mercoledì 3 ottobre 2012

Fraintendimenti nel Ving Tsun



[Trad. dal tedesco in inglese di Bjorn Austraat - Trad. in italiano di Stefano Lena]

La sezione "Fraintendimenti nel Ving Tsun” in ogni forma di Ving Tsun Kung Fu sarà un forum in cui discutere argomenti e principi che sono comunemente fraintesi ed hanno un impatto negativo sullo stile in genere. La frequente mancanza di un pensiero realistico e pragmatico rendono inutili tecniche che sarebbero invece efficaci. Il mio insegnamento nei seminari ho evidenziato in modo esplicito la semplicità del nostro stile. Questa semplicità ha reso possibile il fatto che il Ving Tsun si sia dimostrato uno dei più efficaci stili di combattimento nel mondo del kung fu cinese.

L'immaginazione a briglia sciolta è il più grosso nemico del Ving Tsun.
Può condurci nella terra del "tutto è possibile" e questo fino ad un livello visto solo finora in altri stili. Uno dei modi migliori per giudicare la qualità del Ving Tsun è il grado di adesione ai suoi principi fondamentali. Uno di questi è il principio della linea centrale.

La maggior parte del bersagli primari - ugualmente importanti da attaccare e difendere - si trovano vicini alla linea centrale.
Tutti gli esercizi del Ving Tsun enfatizzano l'attacco e la difesa simultanea in ogni azione. Il pugno sulla linea centrale, per esempio, attacca e protegge simultaneamente la linea centrale, poichè ogni azione deve protegge la propria testa.

Il tipo di attacco frontale che è tipico del Ving Tsun non solo fornisce protezione all'attaccante ma pareggia anche la portata e l'impatto di entrambe le braccia.
Ciò è in contrasto con elaborate manovre di rotazione del corpo che comportano instabilità e perdita di potenza.
Nel Ving Tsun giriamo solo per deviare un attacco, guadagnare terreno verso l'avversario o semplicemente per dirigerci verso eventuali altri avversari.

Uno dei più grossi errori in questo contesto è di pensare di poter sfuggire ad attacchi seri semplicemente "spostandosi dalla traiettoria" e lasciando che l'avversario ci passi oltre. Cosa che viene spesso dimostrata in modo aggraziato e con un certo orgoglio.
Certo che funziona, ma solo se chi mi attacca non è particolarmente sveglio, non vuole colpirmi davvero o mi attacca con un solo singolo pugno.
Come ho avuto modo di dire già molte volte, il combattente di Ving Tsun non sottovaluta mai il suo avversario.
Proprio all'opposto contrario, egli deve sempre pensare che l'altro combattente sia sempre nella condizione di difendersi e partire con un altro attacco. Non dovremmo mai pensare al nostro avversario come ad un toro che carica alla cieca.
Ovviamente, sembra fantastico: uno tira un pugno a piena velocità verso il braccio completamente esteso dell'avversario, l'impatto trasforma il braccio di questo in un Bong Sau mentre ruota su un lato e sposta il peso sulla gamba arretrata.
L'attaccante è incapace di reagire e finisce oltre il bersaglio.
Suona bene e praticamente "si vende" da solo!
Purtroppo, funziona solo nelle dimostrazioni pre-concordate e solo se l'avversario è non solo molto forte ma anche eccezionalmente stupido.
Ecco invece uno scenario più realistico: il mio avversario pensa che sicuramente mi sconfiggerà (dal momento che ha deciso di attaccarmi) e naturalmente vuole andare a segno.
Con una serie di pugni diretti precisamente a deformarmi la testa, e non il braccio, lancia il primo attacco quando è abbastanza vicino .Il fatto che trova il mio braccio steso in mezzo non gli frega poi tanto. La sua scarica di pugni mi fa girare mentre cerco di schivare.
L'energia del suo attacco mi ha fatto ruotare, ma le leggi della fisica elementare dicono che non sarò in grado di muovere il corpo tanto velocemente quanto le braccia del mio avversario. Girare fuori traiettoria non solo renderà il mio pugno inefficace, ma impatterà anche negativamente sul mio equilibrio a causa del movimento all'indietro.
L'avversario, che non sta ad aspettare la mia mossa successiva, ha già modificato la sua linea di attacco verso la mia nuova posizione, e attacca.
Tutto questo mi ha portato in una posizione sicuramente peggiore di quella in cui ero prima di iniziare a girare.
Provo a muovermi disperatamente nell'altra direzione, girando ancora, ma ovviamente il mio avversario tira pugni più velocemente di quanto io possa ruotare.
Lui ha guadagnato un bel pò di spazio ed è già pronto a tirare il prossimo pugno, mentre le mie "rapide" mosse evasive e le risultanti forze centrifughe mi stanno sbilanciando.
Le mie stesse mosse difensive non sono supportate da una struttura solida e diventano quindi inefficaci.
L'analisi di questo ipotetico scenario mostra che spostare la propria linea centrale, girando verso l'esterno da una parte, non intacca minimamente l'attacco dell'avversario.
Diversamente dai partner collaborativi nelle dimostrazioni, non giocherà il ruolo del toro che carica alla cieca.
Come visto, tutto quello che deve fare è aggiustare la linea di fuoco.
Allo stesso tempo, ha guadagnato un bel po’ di spazio e il suo movimento in avanti ha aggiunto forza ai suoi pugni, mentre le mie piroette tolgono forza alle mie reazioni. Spostare il peso sulla gamba dietro rende inoltre difficile muovermi in modo corretto.
Questo mio spostamento significativo del centro di gravità implica uno spostamento del peso del corpo che concede alto spazio all'avversario e rende la mia posizione ancora più instabile. Tutto è pronto per il disastro. La mia ultima mossa è di girare ancora, stavolta direttamente verso il pugno dell'avversario - Fine del gioco.
Ci sono molte ragioni per cui spostare la tua linea centrale avanti e indietro come descritto non ha senso. Non migliora, ed anzi peggiora, la tua posizione per il resto dello scontro. Significa che non solo devi combattere contro l'avversario, ma anche contro la tua stessa mancanza di stabilità. Giusto per dirlo, i pugili imparano dall'inizio ad inseguire e riorientarsi verso l'avversario.

Praticando con intelligenza ci prepariamo per la realtà, cioè che anche il nostro avversario non vuole essere colpito e tenterà di schivare i nostri colpi e di portarsi in una posizione migliore. Usando abili tecniche di pressing proviamo a guadagnare terreno sul nostro partner di allenamento riducendo le sue possibilità di contrattaccare.
Questo approccio è parte del Ving Tsun e viene introdotto nella seconda forma, Chum Kiu.
E' anche fra le prime cose che ogni studente di Ving Tsun sperimenta nel Chi Sao.
In 13 anni di Ving Tsun posso dire di aver notato che molti stili di Ving Tsun mostrano significative difficoltà nel confronto con altre arti marziali.
Ci sono praticanti di Ving Tsun arroganti che mimano "lo stupido karateka" che attacca nella posizione bassa, tipica dei kata, o che resta con i gioielli di famiglia esposti mentre esegue un calcio alto. Salvo poi essere proprio questi "stupidi karateki" con i loro ganci e sventole a far perdere l'equilibrio al Ving Tsun di questi praticanti arroganti.

Pur considerando il Ving Tsun efficace e pericoloso, anche il difendersi da attacchi del loro stesso sistema - strano a dirsi - non sembra mai un problema. Ogni pugno è messo perfettamente in posa e viene deviato senza sforzo. Dopo tutti questi anni di sviluppo del Ving Tsun in generale, le sventole creano ancora più problemi che mai.
La quantità di rotazioni e giri ti faranno girare la testa! Un calcio alla testa o un calcio basso alla tibia e tutto va in frantumo. Suona quantomeno bizzarro che stili di combattimento definiti "illogici", qualche volta chiamati in modo svilente "sport", siano in grado di mandare a gambe all'aria il mondo del Ving Tsun così facilmente. 
Questo è il motivo per cui sono stati fatti molti tentativi di importare principi di altri stili nel Ving Tsun. Avere grosse lacune di base sul proprio sistema portano a cambiare di continuo le forme, applicare logiche diverse ad ogni tecnica e modificare i principi fondamentali alla bisogna.
In conclusione, tutto questo fornisce un fertile terreno di coltura per l'offuscamento della realtà, dato che le risposte a eventuali domande intelligenti le spiegazioni di tecniche senza senso possono semplicemente essere etichettate come "segreti".

Philipp Bayer

lunedì 10 settembre 2012

Intervista a Yeun Yim Keung allievi di Wong Shun Leung


Intervista a YuenYimKeung
Di John Smith
Traduzione: Enrico Ferretti

Dopo la prematura scomparsa del grande maestro WongShunLeung è rimasto un grande vuoto, poiché la guida della figura paterna non era più qui. Di recente c'era un'aria di tristezza che mi colpì mentre camminavo nella sede “VingTsunameteuratheleticassociation”situata  nel quartiere conosciutocome Prince Edward in Hong Kong. Uno dei tanti che sta cercando di colmare questo vuoto è uno degli studenti più anziani di SifuWongShunLeung,  il suo nome è YuenYimKeung.

YuenYimKeung è stato uno dei combattenti più dotati Wong, ha imparato nel modo più duro e lungo, tanto che ha trascorso più di otto anni nell'apprendere le JaamBaat Do (la famosa forma con i coltelli del VingTsun). Questo per gettare delle solide basi nella sua mente.
Lui è un insegnante molto articolato, dona la massima attenzione ai suoi allievi, sotto forma di consigli e correzioni tecniche.
Questa è un’occhiataalla prospettiva di un uomo su come il VingTsun dovrebbe essere praticato.

John Smith Come ti sei trovato coinvolto nel VingTsun?

YuenYimKeung Inizialmente, ero una cintura nera secondo Dan di GojuKai. Alla scuola notturna , il mio insegnante di inglese, che conosceva la mia passione per le arti marziali, mi presentò ad un amico di un amico che era uno studente senior di LeungSheung (che per inciso era il primo studente di Yip Man in Hong Kong). Questo signore notò che il mio lavoro di gambe era buono, ma le mie tecniche di braccia avevano bisogno di molta attenzione. In un primo momento,  volevoimparare VingTsun da lui, ma mi disse che sarebbe stato meglio per me essere istruito  da un insegnante / combattente di gran lunga migliore chiamato WongShunLeung. A quel tempo, WongShunLeung non voleva accettare persone che avessero praticato un’altra Arte Marziale prima del VT, ma dopo intense trattative Wong cedette e io divenni suo allievo.

John SmithQuanti anni fa accadde questo, e chi erano i tuoiSihing (anziani)?

YuenKeungYim Ho iniziato ad allenarmi nel 1970. Lam Man Hog​​(Gary Lam)che ora insegna negli Stati Uniti d'America e CheukHingChuen, che era lo studente migliore secondo il Maestro WongShunLeung. CheukHingChuenè ormai diventato un monaco buddista e non insegna più a causa delle sue credenze religiose.

John SmithCom’era l’allenamento in quel primo periodo?

YuenYimKeung L'insegnamento era molto lento, ma era preso molto più
seriamente di quanto lo sia al giorno d'oggi. Siu Nim Tau (la forma della giovane idea), che è la prima forma di VingTsun da imparare, l’ho imparata completamente in circa due mesi. Le basi erano esercitate moltoinizialmente. WongShunLeungusava dare maggiore attenzione agli studenti che erano soliti combattere. Questi quindiprendevano il loro combattere  più seriamente e perciògli si insegnava di più.
John Smith è noto da tempo che Wong è stato un combattente eccellente
ed era solitoassaporare la possibilità di dimostrare le sue abilità neiBeimo (combattimenti sfida), dove non è mai stato battuto. Ma,  da come ho capito,era solito incoraggiare i suoi studenti a fare la stessa cosa. Che tipo di preparazione era effettuata prima combattimenti  del genere?

YuenYimKeung Nessuna . Poiché questi combattimenti erano fatti completamente al momento. Tutti questi combattimenti  erano illegali e se la polizia li avesse scoperti  saremmo stati in un bel guaio.

John Smith Quali erano le regole di questi incontri?

YuenYimKeungC’erano treround da due minuti con un
minuto di riposo in mezzo. Il ring era di cinquemetri di diametro, ed era disegnato con il gesso, e di conseguenza se l'avversario fosse andato fuori dal ring più di tre volte sarebbe stato dichiarato sconfitto. Erano proibiti attacchi agli occhi, gola o inguine, ma tutto il resto poteva essere usato. Anche se ci fosse stata eccessiva perdita di sangue il combattente ferito sarebbe stato dichiarato perdente.

John Smith Quanti di questi incontri hai sostenuto?

YuenYimKeungPiù di quantine possa ricordare. In realtà, WongShunLeungha finito per smettere con questi incontri organizzatiquando i suoi studenti hanno iniziato a sconfiggere non solo gli altri stili di Kung Fu, ma anche gli altri studenti di WingChunal di fuori della famiglia WongShunLeung.

John Smith è noto che non sei stato solo un magnifico combattente nelle sfide, ma che hai avuto anche molto successo nell’ambito della kick boxing.

YuenYimKeung In realtà, l'unica sconfitta che io abbia mai subito è stata in Giappone, c’era stato un invito dal Giappone per due combattenti provenienti dalla Thailandia, tre degli Stati Uniti d'America e due da Hong Kong. I combattenti provenienti da Hong Kong erano CheukHingCheun e me. Tutti questi erano i migliori combattenti che il loro paese potesse fornire all’epoca. La mia sconfittasi è verificata nell'ultimo round, ero davvero in vantaggio ai punti e il mio avversario improvvisamente mi ha rotto il braccio. Questo fu il mio ultimo incontro.

John SmithQuali consideri i maggiori vantaggi del VingTsun di WongShunLeung?

YuenYimKeung Ovviamente  io sono di parte nei confronti del mio Sifu (insegnante), ma era molto logico e sistematico nel suo approccio e ha sempre e solo insegnato le vere applicazioni di combattimento. Il motivo per cui VingTsun è diventato così famoso a Hong Kong è a causa di WongShunLeung. Ha sostenuto più di sessanta combattimenti- sfida e non è mai stato sconfitto.

John SmithQuali consideri siano i fondamentali più importanti nel VingTsun?
YuenYimKeung essere sistematico, praticare tutte le forme a fondo e capire veramente cosa si sta effettivamente facendo quando si applicano questi concettinel combattimento reale.  Ho ereditato questo dal mio Sifu, WongShunLeung.

John Smith Quali sono le tue idee su Siu Nim Tau (la prima forma di VingTsun)?

YuenYimKeung è la forma più importante diVingTsun e se non viene capita bene allora non otterrai mai la perfezione. Un sacco di gente pensa BiuJisia la più importante, ma in realtà non lo è, è solo molto utilizzata in caso di emergenza, quando le cose non sono andate secondo i piani edeve essere presa una qualche forma di azione alternativa. Se BiuJifosse così importante, seguendo il pensiero di queste persone, allora dovrebbe  essere insegnata per prima.

John SmithIn che modo la seconda forma, Cham Kiu (cercare il ponte), differisce dalla prima?

YuenYimKeung In Siu Nim Tau che è come imparare l'ABC. Qui siamo
introdotti ai movimenti base del braccio, concetti e teorie. Cham Kiupone questi movimenti di base in un’ azione completa, soprattutto quandoè coinvolto il movimento. Sepratichi soloSiu Nim Tau, anche per più di dieci anni,non diventerai mai un vero combattente. E 'solo con l'aggiunta di Cham Kiu, che migliora tutti gli aspetti del movimento, insieme al Chi Sau e alLaapSau  che potrai diventarlo.

John Smith Qual è l'importanza del Chi Sau?

YuenYimKeung è quello che allena le azioni istintive. Se si deve usare la coordinazione mano-occhio tutto sarà molto più lento. Ogni volta che c'è uno scontro tra le braccia il Chi Sau automaticamente prendere il sopravvento. Il Chi Sau promuove un’azione inconscia, dove le braccia trovano il punto debole nell’attacco dell'avversario e quando c'è un'apertura spingono immediatamentein avanti. Il Chi Sau è la pietra angolare delVingTsun, è ciò che rende VingTsun diverso dagli altri stili.

NOTA: YuenYimKeung (Tommy Yuen) è deceduto nel 2010

lunedì 2 luglio 2012

Allenamento col bastone lungo


Articolo di Philipp Bayer

Come ho già notato, sembrano esserci differenti opinioni su quando il bastone deve essere introdotto o può essere introdotto. Qualcuno pensa anche che sia completamente inutile e in Norimberga uno ha fatto riferimento alla scherma occidentale. Altri sembrano sapere tutto e dichiarano che in Hong Kong era insegnato verso la fine dello sviluppo dello studente.

Quando il mio insegnante venne in Germania per la seconda volta nel 1986, insegnò ad alcuni dei mie studenti i primi passi nell’allenamento del bastone, come dimostrato dalle foto. Queste vennero scattate nel Maggio del 1986 presso il memoriale in Altena-Westfalia. La maggior parte di loro si erano allenati con me per uno o due anni. Io stesso conoscevo Sifu Wong da tre anni!

Le ragioni per le quali ci insegnò il palo così presto erano molteplici: primo, lui pensava che il bastone fosse difficile da controllare e richiedeva molta pratica e un lungo periodo di tempo per influenzare lo sviluppo del VT nel suo complesso. Secondo, la maggior parte dei praticanti inizia con il bastone allo zenith delle loro capacità, così facendo rimane loro solo poco tempo per ottenere i benefici di questo tipo di allenamento.

Essere capaci di trarre vantaggio da un’apertura è fondamentale nel sistema. Se uno non è capace di farlo, tutta la potenza del pugno e lo spirito guerriero saranno obsoleti.
L’allenamento col bastone, soprattutto nella posizione bassa, contribuisce enormemente ad aumentare la velocità iniziale e a velocizzare il footwork.

Un’altra importante abilità, sviluppata attraverso vari esercizi col bastone, è la potenza del corpo unificato. Senza di questa i pugni sono meccanici e la loro potenza deriva dal diametro delle braccia del praticante. Anche colui che ha praticato per 15 anni il “Ving Tsun del braccio” sembrerà un principiante quando inizierà questo esercizio. Sfortunatamente ora sarà 15 anni più vecchio e il suo VT avrà perso 15 anni di influenze essenziali.
Un altro punto importante è il fatto che l’allenamento al bastone non solo aumenta la potenza del pugno, ma anche la sua precisione, che significa concentrare la massima forza su di una piccola area di impatto. Maggiori informazioni su tale argomento saranno presenti sul mio libro che includerà alcuni insegnamenti di Wong Shun Leung sulle armi, qualcuno scritto a mano da lui e tradotto.

Per mia esperienza personale posso dire che ci sono alcuni studenti che possono maneggiare il bastone correttamente senza alcuna altra conoscenza, persino senza conoscere Siu Lim Tao. Ce ne sono altri che dopo cinque anni di duro allenamento non possono fare lo stesso. Dovrebbe per questo l’insegnante tenere il bastone lontano dalle persone più dotate e posporlo per altri cinque anni?
Chi terrebbe lontano i pastelli dal bambino che ha dimostrato intuitivamente di eccellere nel dipingere, solo perché è troppo presto per farlo? Si vorrebbe bandire un alunno di terza dalla scuola, solo perché le sue abilità sono già da sesta e anche più avanti degli altri?
No! Se uno ha giusto un po’ di cervello, dovrebbe pensare di aumentare ulteriormente le loro capacità attraverso percorsi specifici.
Nel Kung Fu e specialmente nel Ving Tsun, dove si enfatizza uno sviluppo olistico del corpo, è ancora più importante iniziare nei primi anni per ottenere un risultato finale decente. Ma se questo sviluppo è bloccato, rinviato o ostacolato del tutto è discutibile che sia raggiunto qualche risultato, con la possibilità che gli ormai “stagionati” studenti avanzati non siano più in grado di sollevare il bastone.




venerdì 15 giugno 2012

"Il futuro del Ving Tsun dipende dagli insegnanti. Se si insegna la cosa giusta, il futuro del Ving Tsun sarà luminoso"



Intervista a Wong Shun Leung raccolta negli anni novanta per l’Australia.

Intervistatore: Sifu Wong, lei è stato il primo allievo di Yip Man?

Wong Shun Leung: No, ma ho imparato nei primi anni del suo insegnamento.
Il Kung Fu non è come un'eredità. Non importa a che livello sei, ma quanto sei bravo. Hai bisogno di studiare duro. Non importa se sei il figlio di un grande maestro, importa solo allenarsi. 

(N.B. all’epoca oltre Wong Shun Leung studiavano con il Maestro Yip anche Lok Yiu, Leung Sheung e Choy dom Ting. Ma Wong Shun Leung fu l’unico a dimostrare l’efficacia del Ving Tsun vincendo decine di incontri contro moltissimi artisti marziali.)

Intervistatore:  Sifu, il Ving Tsun è stata la sua prima arte marziale? 

Wong Shun Leung: No, ho imparato un paio di altri stili prima del Ving Tsun. Ho iniziato Ving Tsun a circa 17 - 18 anni di età. 

Intervistatore: Deve essere stato molto all’epoca. A quel Tempo in occidente a malapena si conosceva il Kung Fu. 

Wong Shun Leung: Al giorno d'oggi non puoi fare le cose che facevamo allora, per questo penso che le persone abbiano perso molti degli aspetti reali di combattimento. 

Intervistatore: lei è stato l’Istruttore anziano di Bruce Lee. Cosa pensa del fenomeno “Buce ​​Lee”? 

Wong Shun Leung: Abbiamo sempre saputo chi fosse Bruce Lee . Mia sorella mi ha addirittura sfruttato per conoscerlo. Quando Bruce ha cominciato a diventare famoso è tornato a Hong Kong venendo da me a chiedermi di allenarmi con lui. Bruce mi chiedeva spesso cosa pensavo del suo nuovo stile, il Jeet Kune Do o meglio, "via". Una volta ho discusso e praticato con Bruce da mezzogiorno fino a mezzanotte a porte chiuse. A volte nella stanza chiusa parlavamo e basta, altre volte facevamo Chi Sao, altre volte sparring. 
Bruce era un uomo stacanovista e si è allenava molto duramente. La maggior parte del Jeet Kune Do, ovviamente, veniva dal Ving Tsun. Ma con un sacco di cose che solo lui poteva fare ed il fatto che le pottesse fare Bruce non significava che anche i suoi allievi fossero in grado di farlo. Bruce aveva le solide basi del chi sao che ti insegna la reazione istintiva permettendo di seguire il vostro avversario. 
(N.B. il chi sao comprende il poon sao e gli esercizi del lap sao)
Non si può insegnare alle persone subito a livelli alti. È necessario insegnare loro come avete imparato, partendo dalle basi fino ad arrivare ad un livello superiore. Il Jeet Kune Do non è male. Ma una cosa che bisogna ricordare è che non molti uomini sono come Bruce Lee. Lui aveva un dono, e così, probabilmente, sarebbe stato bravo con qualsiasi stile.

Intervistatore: Cosa ne pensi di molte persone che hanno cambiato il footwork del Ving Tsun? 

Wong Shun Leung: colui che non abbia appreso correttamente dal suo insegnante il Vig Tsun, o non lo abbia imparato per un tempo sufficiente, non saprà molto del footwork. E non capirà la mobilità coinvolta nel Ving Tsun, gli angoli di attacco, l'avanzamento e la ritirata. Soprattutto non capirà il corretto utilizzo dei calci in tutte le situazioni. Pertanto si vedranno costretti ad aggiungere qualcos’altro che miri a sostituire quello che non sanno. 
Ritengo che i calci nel Ving Tsun siano sufficienti. Ma è molto più facile usare le mani che usare i piedi. il pugno è in grado di raggiungere l’ avversario molto tempo prima di quanto lo possa fare il calcio. Perché prendere la strada più lunga per attaccare quando c'è un metodo molto più diretto e veloce di attacco?  Quando si insegna Kung Fu, si può ingannare un sacco di gente, ma no si potrà mentire a se stessi. Come in un film potete fare molti movimenti complicati calci spettacolari ma non illudetevi. Non funzionerà in una situazione reale in cui c’è in gioco la vita e la morte.

Intervistatore: Per quanto riguarda i metodi base di allenamento del Ving Tsun: Che cosa si impara prima con le gambe?
Wong Shun Leung: Dovete imparare prima di tutto l’equilibrio e la stabilità, poi la mobilità dei passi che chiuderanno gli angoli del vostro avversario. Il Ving Tsun è uno stile molto aggressivo. Si va molto avanti ma se necessario si faranno anche passi indietro. In effetti, impariamo prima il passo indietro che quello in avanti. Ma per ogni passo indietro, si cercherà di fare due passi in avanti. La mobilità che si sta parlando è necessaria per mettere “all’angolo” il tuo avversario, utilizzando molta torsione, facendo spostamenti utilizzando le anche ed il corpo. questo vi consentirà di cambiare velocemente direzione in relazione ai movimenti del tuo avversario. 


Intervistatore: Quanto è efficace il Ving Tsun contro gli attacchi multipli? 


Wong Shun Leung: il Ving Tsun è meglio contro un avversario (come ogni arte), ma se si affrontano tre persone è meglio essere  più sicuri e pronti di loro ...
  
Intervistatore: Si pugila con il sinistro quando il piede sinistro è in avanti? Il c.d. Natural Punch?

Wong Shun Leung: Si. Anche con il “pugno naturale” (stessa mano, stesso piede) la potenza si genera dalla terra passando per il piede posteriore. 

Intervistatore: Ciò risponde un'altra domanda: Alcune persone pensano che la potenza del pugno Ving Tsun venga solo da i tricipiti. È vero? 

Wong Shun Leung: No! Da tutto il corpo. E molte persone pensano addirittura che la potenza derivi dallo scatto del polso e questo è sbagliato, troppo. Quando si vede Bruce Lee nel “one-inch punch”- è da tutto il corpo che viene il pugno e non solo dal polso! 

Intervistatore: vedendo il pugno del Ving Tsun penso che se lo facessi io mi verrebbe il “gomito del tennista”. Le capita mai di farsi male al gomito? 

Wong Shun Leung:  forse all’inizio ma se ci si allena duramente in modo corretto con la collaborazione di tutto il tuo corpo ti condizioni e non hai più problemi.

Intervistatore: Non si possono danneggiare le ultime tre nocche? 

Wong Shun Leung: In 35 anni di lotta non ho mai rotto una nocca. 

Intervistatore: Quali sono le vostre idee sul “Chi”? (il "chi" secondo i cinesi è la c.d. energia interna)

Wong Shun Leung: Sono onesto, non so nulla del “Chi”. So solo che chiunque praticasse un'arte marziale,  dovrebbe diventare più forte e più resistente di chi non la pratica. Quindi, se combattete dovreste essere in grado di prenderne molte di più di una persona normale. Sono stato colpito molte volte, così come tutti i più grandi artisti marziali che conosco. Non siamo superuomini. Ogni artista marziale che dice di non poter essere colpito sta mentendo a se stesso! 

Intervistatore: Che ne dici dell’ “anziano maestro" che si alza e dice che nessuno lo può spingere oltre, ecc ecc.? 

Wong Shun Leung: Per cosa! …………Che cosa sei - Superman? Alla fine  ci sarà sempre qualcuno che ti sconfiggerà, perché c'è sempre qualcuno migliore di te. Un "vecchio maestro" potrebbe non essere spinto cerso il basso, ma si farà comunque male se gli si rompe il naso. Ci sono troppi trucchi del mago di Arti Marziali oggi. Sarebbe meglio imparare a combattere. 

Intervistatore la Biu Jee  non insegna nuove tecniche speciali, vero? Per esempio, il cosiddetto Dim Mak, o tocco della morte? 

Wong Shun Leung: No. (rideva ...) potresti ucciderti da solo se ti tocchi? E poi, se una persona si muove molto velocemente, è impossibile toccare piccole parti del corpo con millimetrica precisione. Nella Biu Jee andiamo a colpire le zone più vulnerabili del corpo e queste sono cose che non vengono insegnate nelle prime due forme. Prima di imparare la Biu Jee si devono imparare le prime due forme. La maggior parte del combattimento si trova  nella Siu Lim Tao e nella Chum Kiu. E 'solo quando si è in pericolo, o ci sono più  avversari, che usiamo Biu Jee. 

Intervistatore: Come ti alleni in Biu Jee, se le sue tecniche sono pericolose? 

Wong Shun Leung:  sarà sufficiente a
llenare la forma. Perché se avete imparato il Ving tsun dalla Siu Lim Tao a Chum Kiu, avete allenato bene Chi Sao,  imparando il sistema step-by-step quando arrivate alla Biu Jee sarete ad un livello in cui potrete utilizzarla, affrontando qualsiasi situazione, perché il Ving Tsun insegna, soprattutto, la reazione istintiva. 

intervistatore: Quale sarà il futuro del Ving Tsun? 

Wong Shun Leung: il Ving Tsun ha un futuro molto roseo. Si sta diffondendo in tutto il mondo. 
Mi è stato chiesto di andare in un paese sudamericano per insegnare alle Forze di polizia, ma non ho ancora preso una decisione. Il futuro del Ving Tsun dipende dagli insegnanti. Se si insegna la cosa giusta, il futuro sarà luminoso.

lunedì 11 giugno 2012

NON DARE AL NEMICO ALCUNA POSSIBILITA'


Intervista a Ko Kin allievo di Wong Shun Leung 
Ko Kin è uno dei primi studenti del Gran Maestro  Wong Shun Leung , questa intervista è stata rilasciata durante una visita dell’autore  ad Hong Kong, nel 1998, non molto tempo dopo la  prematura scomparsa di Wong.

Ko Kin gestisce una scuola piccola, ma molto affollata, nel distretto di Wan Chai Hong Kong. Questa intervista offre una panoramica su come un uomo creda debba essere praticato il  Ving Tsun (Wing Chun).


John Smith
Dimmi come sei stato coinvolto nel   Ving Tsun di  Wong Shun Leung.


Ko Kin
Sono stato presentato a Sifu Wong Shun Leung da un altro suo studente di nome Wan Kam Leung più di trenta anni fa. Wong aveva appena iniziando ad insegnare e le sue tecniche di mano erano devastanti, come aveva sempre dimostrato nei confronti di altri artisti marziali in molti dei suoi Bei Mo (combattimenti sfida), nei quali non è mai stato sconfitto.

Wong mi autorizzò molti anni fa ad insegnare presso la Ving Tsun Athletic Association, ma ora io insegno in Wan Chai. Ero solito non insegnare il Ving Tsun molto apertamente, ma alcuni miei amici, che sono insegnanti in altre arti marziali, pensavano fosse un peccato che non insegnassi pubblicamente essendo tutti d'accordo che le mie tecniche di mano sono molto efficaci.

John Smith
Cosa ti ha attirato del Ving Tsun?

Ko Kin
Rispetto ad altri stili di Kung Fu è più efficace in un periodo di tempo più breve grazie alla natura stessa dell'uso di Chi Sao. Quando allenato correttamente questa esercizio permette di fluire automaticamente da una tecnica all’altra senza nessuna interruzione nella sequenza dell’ attacco.

John Smith
E 'noto da tempo che Sifu Wong non è mai stato sconfitto in nessuno dei suoi combattimenti-sfida “no holds barred”. Hai mai assistito ad uno di questi eventi?

Ko Kin
Sì, certamente ho visto  molte volte questi eventi, ma questi incontri erano sempre estremamente brevi. Le sue tecniche di braccia erano molto efficaci e non c’era mai alcun movimento inutile in quello che usava per sconfiggere i suoi avversari. Molte volte utilizzava solo un paio di tecniche e l'incontro finiva molto presto con lui sempre vincente.

John Smith
E 'noto da tempo che Sifu Wong fu anche l’ insegnante della grande stella del cinema Bruce Lee. Hai mai avuto alcun contatto con Bruce Lee o hai mai fatto Chi Sao con lui?

Ko Kin
Sì, lo ricordo bene. Ma per quanto riguarda l’essermi allenato fisicamente con lui,  non lo ricordo.

John Smith
Hai mai conosciuto il Gran Maestro  Yip Man?

Ko Kin
Sì, l'ho conosciuto. Era un uomo molto vecchio che era solito venire per visitare e parlare alla scuola di Sifu Wong. A quel tempo Sifu Wong insegnava presso Yaumati, Nathan Road.


John Smith
Quali ritieni essere i principi fondamentali del Ving Tsun?

Ko Kin
Ci sono in realtà due principi fondamentali che ritengo essere i più importanti. Uno è il pugno (notapotenza nel pugno, punto 1),  è il metodo più diretto per colpire un avversario e l'attacco è fondamentale per impedirgli di contrastarti. Poi c'è la posizione ( notaequilibrio, punto 3), di cui hai bisogno per inseguire in maniera aggressiva (notaprincipio "cut the way"), così è difficile per l'avversario mantenere l'equilibrio e compostezza. Non dare all'avversario alcuna possibilità di attaccarti (notastrategia, punto 4). Non vi è alcuna necessità di bloccare e poi colpire, deve essere fatto allo stesso tempo. Questi movimenti sono molto diretti e non assomigliano a ciò che si vede nei film. Il Ving Tsun è un vero e proprio stile di combattimento e non viene utilizzato per mere dimostrazioni appariscenti.

John Smith
Qual è l'importanza principale del Chi Sao?

Ko Kin
Esistono molte variazioni quindi  è un esercizio importante da utilizzare per combattere nella vita reale. Inoltre promuove l'abitudine a sviluppare reazioni istintive alla forza del tuo avversario. Ho sentito dire che  alcune persone di altri paesi praticano  Ving Tsun dando scarsa o nessuna importanza al Chi Sao  e invece utilizzano set  prestabiliti, forse davvero  non capiscono il Ving Tsun e dovrebbero veramente fare qualcos'altro. Il Chi Sao non viene utilizzato per attacchi e difese preordinati. E 'utilizzato in situazioni dove tutto può  accadere. Non dovrebbe essere necessario pensare a quello che si sta per fare, ma soltanto sentire la forza, deviare e penetrare attraverso l’avversarioNon seguire le mani del tuo avversario, ma segui lui con i tuoi pugni (nota: pronti a colpire, punto 2)

John Smith
Molte persone hanno preso a prestito o visto le tecniche di mano del Ving Tsun, ma puoi commentare il footwork del Ving Tsun?


Ko Kin
Il footwork deve essere utilizzato solo per controllare il nemico e distruggere il suo equilibrio per poi attaccare con le mani.  

Non dare mai al tuo nemico alcuna possibilità

giovedì 3 maggio 2012

stralcio dell'intervista di William Cheung sull'incontro tra Wong S.L. e Yip Man


W.C.: "Da sempre, sin da quando ero bambino, io e mio fratello subivamo le angherie del nostro fratellastro George, detto King Kong, di cinque anni più grande di me. Ho sempre voluto imparare il kung fu per difendermi dai bulli come King Kong.
A dieci anni mi iscrissi a un club di nuoto e feci amicizia con Wong Man Leung. Questi mi disse che suo fratello, Wong Shun Leung, era un bravo pugile e aveva vinto diversi incontri con alcuni famosi maestri di kung fu. Un giorno Man Leung mi invitò a vedere la sfida tra Shun Leung e un anziano maestro che praticava uno stile inventato da una donna. Ero molto curioso di vedere come Leung avrebbe sconfitto questo vecchio maestro, e magari pensai che avrebbe potuto insegnarmi qualche colpo.
Quando arrivammo all’“Unione ristoratori cinesi di Hong Kong” a Tsim Shar Tsui vedemmo un ometto di mezz’età venirci incontro invitandoci a entrare. Senza perdere tempo, Shun Leung sfidò a voce alta quest’ometto e iniziò a girargli intorno con dei passi simili a un balletto. Ricordo che rimasi impressionato dalla sua agilità, ma a un tratto Shun Leung cadde a terra ai piedi dell’uomo. Si rialzò subito, si tolse di dosso la polvere e si rimise a saltellare; tirò un jab sinistro all’avversario e si ritrovò a terra. Alla terza volta pensammo che era il caso di andarsene subito. Una volta sulla strada ci guardammo in faccia l’un l’altro senza dire una parola.
Pochi mesi dopo seppi da Man Leung che il fratello aveva iniziato a studiare con quell’uomo di mezza età il Wing Chun Kung Fu, uno stile inventato da una donna, così decisi che volevo impararlo anche io..."

W.C.: As long as I could remember, since I was a little child, my brother, Mathew, and I were bullied by our oldest half Brother, George-alias King Kong who was 5 years older then me. I always wanted to learn kung fu in order to defend myself against the big bully like King Kong. 
When I was ten years old, I joined the Swimming club and got to be friendly with Wong Man Leung. Man Leung told me that his brother, Wong Shun Leung, was good at boxing and had been winning challenge matches against some well known kung fu masters. One time Man Leung invited me to witness Shun Leung’s challenge match against an old master who practiced a kung fu system developed by a woman. I was very curious to see how Man Leung could defeat this old master and thought he might be able to teach me a few moves. 


When we got to “The Hong Kong Chinese Restaurant Union’s” headquarters in Tsim Shar Tsui, we saw a middle aged small-framed man coming toward us to invite us in. Without much ado, Shun Leung let his intention be known and issued a challenge to this small man. Shun Leung was dancing around the man with his fancy footwork. I was dazzled by his agility but all of sudden Shun Leung fell to the ground with the man standing over him. Shun Leung got up straight away and dusted himself off. Shun Leung got back in his dancing steps and jabbed his left fist at the man. Again, all of a sudden, Wong fell to the ground. When this scenario repeated itself for third time, we thought we should get out of there immediately. When we got to the street, we just looked at each other in silence – nobody said one word.
A few months later I asked Man Leung old me what his brother his brother shun Leung was training Wing Chun Kung Fu with this old man who taught the Kung Fu System invented by a woman, so I decided that was the kung fu system I wanted to learn.

lunedì 30 aprile 2012

Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer


Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
Di Graham Handbury
(Traduzione ed adattamento di Enrico Ferretti e Stefano Lena)


Il Ving Tsun è molto semplice…o così dovrebbe essere. Il Ving Tsun è conosciuto in tutto il mondo per il suo approccio semplice, diretto ed efficiente al combattimento disarmato. E’ un sistema di combattimento  che si basa esclusivamente su concetti e principi, piuttosto che sui nome delle tecniche.


In un confronto c’è un vincitore ed un perdente. Chiunque è capace di perdere ma vincere richiede un po’ più di sforzo e di durezza. L’idea del Ving Tsun è come noi possiamo raggiungere un tale obiettivo nel modo migliore.


Il Ving Tsun si usa per correggere i nostri errori e le cattive abitudini che abbiamo sviluppato durante la nostra vita normale. Ogni giorno facciamo cose in modo abitudinario, senza pensare che non ci sono molto utili in una situazione di combattimento  E’ la natura umana che ci porta, qualora siamo coinvolti in uno scontro, ad agire a caso e a fare cose incontrollate. Si tratta di lottare o scappare.

Una persona non allenata quando combatte tenderà a sbracciarsi, tirare pugni, afferrare, scalciare dappertutto nella speranza che qualcosa vada a segno ed abbia successo.

Questo ci mette in pericolo di essere feriti seriamente e sconfitti, sempre che uno non sia molto fortunato ovviamente. Il sistema Ving Tsun è usato per correggere e migliorare queste abitudini così che i nostri corpi possano diventare più utili e perciò più efficaci in combattimento. Abbiamo tutti due braccia e due gambe, ci sono tante cose  che possiamo fare con i nostri  corpi ed ancora più cose che possiamo far male. Il VT ci insegna ad adottare una posizione ed una postura particolari per l’equilibrio e la mobilità. Insegna ad aumentare la potenza che possiamo esprimere attraverso i nostri arti e a colpire con precisione e controllo. Il VT ci insegna anche la strategia ed un modo scientifico per combattere che dovrebbe aiutarci ad ottenere la vittoria.



All’inizio si insegna la Siu Lim Tau (Piccola idea). Questa “piccola idea” riguarda l'apprendimento di come usare il gomito. Ciò è necessario per tirare pugni potenti e allo stesso tempo per offrirci protezione e la capacità di trovare una linea libera per colpire. SLT ci insegna anche la struttura di base: abbiamo bisogno di solide fondamenta per supportare e trasmettere la forza in modo corretto. L’allenamento a tenere i piedi puntati verso l’interno, i gomiti verso l’interno ed in avanti, tenere le mani ed il corpo immobili quando eseguiamo i movimenti con le braccia, l’equilibrio e la forza di impatto, vengono trasmessi allo studente. Poi viene il Dahn Chi Sau per una comprensione di base su come usare il gomito. Una volta sviluppata l’idea del gomito e una struttura di base usiamo Chum Kiu e il Muk Yan Jong per sviluppare l’idea della via più breve per il bersaglio, la sincronizzazione delle azioni e il corretto uso della forza e della potenza. Poon Sau e Chi Sau sono usati per allenare e migliorare comportamenti corretti, pensieri, abitudini e reazioni così come la nostra forza, l’equilibrio, le distanze e la struttura. Il Gor Sau e poi lo sparring introducono il fattore stress per far uscire errori e mancanze, che si rivelano sotto pressione.

Quando troviamo gli errori dobbiamo sapere come correggerli, quindi le forme e gli esercizi sono usati come strumenti di correzione, non come in altre arti marziali dove le tecniche vengono considerate unicamente come risposte ad una specifica azione.



“… Durante l’allenamento non dovresti concentrarti sull’applicazione e sui componenti dell’allenamento che sono inutili per un combattimento reale, ma piuttosto allenare il tuo corpo e la tua mente per il combattimento. Dobbiamo sempre essere consci degli errori del nostro partner e dei nostri e correggerli di conseguenza, così che possiamo migliorare. Se fossimo perfetti non avremmo bisogno di allenarci.

…il VT è una abilità marziale completa. Molti possono anche combattere con efficacia senza alcuni elementi o senza la comprensione di questi elementi del VT, ma senza la corretta conoscenza il VT sembrerà sempre qualcosa di carente in certe aree. Questo ha condotto a moltissime versioni del VT sotto molti differenti nomi che semplicemente non sono conformi ai principi base.

…Lo scopo del VT è di attaccare il tuo avversario nella maniera più diretta. Per ottenere davvero questo dobbiamo colpire duro, avere rapidità nei nostri movimenti e anche possedere un livello di potenza tale che quando colpiamo il nostro avversario diventi incapace di continuare. Arrivare a questo comporta un percorso diverso per ognuno e può portare molte frustrazioni. I nostri maestri hanno un ruolo importante nel nostro viaggio. Se l'approccio degli insegnanti non è corretto allora sarà così anche quello degli studenti, a meno che lo studente non possieda un'intelligenza tale da capire da solo cosa può funzionare e cosa no. Sfortunatamente non tutti hanno questa intelligenza e molti continueranno ciecamente a inseguire idee fantasiose che non funzionano in un combattimento reale.

…Per capire il genio del VT dovrebbe bastare un pomeriggio, dopodichè tutto dovrebbe essere chiaro”



Philipp Bayer



La bellezza del VT consiste nella sua semplicità.

Così per preservare il VT per il futuro dobbiamo essere capaci di mantenere le spiegazioni semplici come lo stesso sistema. Siu Lim Tau per l’idea base del pugno e la creazione della struttura. Chum Kiu e Muk Yan Jong per sviluppare movimenti simultanei della parte alta e bassa del corpo e per trasmettere correttamente la potenza. Chi Sau e gli esercizi correlati per creare fluidità d’azione e risposte spontanee. Il bastone lungo per sviluppare ed aumentare la velocità iniziale dei piedi, la sincronizzazione degli arti, la precisione e la potenza delle azioni. I coltelli per sviluppare volontà, strategia e coscienza del pericolo. Anche se la pratica del Ving Tsun, per molti, è un'ambizione che dura tutta la  vita e può comportare molti mal di testa, i concetti di semplicità, immediatezza, efficacia dell'azione e spiegazioni dovrebbero essere ingredienti imprescindibili. Se pensi al VT e ci trovi molte difficoltà qualcosa è sbagliato. La difficoltà risiede nello sviluppo del corpo e nell’abilità nell’eseguire le azioni. Questo dovrebbe essere il tuo obiettivo quotidiano e mentre alcuni possono riuscire dove altri falliscono non dovremmo mai rinunciare. Il duro lavoro e la pratica sono ciò che rende grande una persona. Roma non è stata costruita in un sol giorno.

La via del Ving Tsun e in particolare quella del WSL/PHB VT è un sistematico viaggio nel praticare concetti e principi riguardanti il combattimento. Il risultato finale è il possesso di una visione completa del combattimento e anche il raggiungimento di qualcosa trasmesso da alcuni recenti pugili realmente abili. L'evoluzione dei combattimento può continuare a crescere e cambiare, ma molto altro deve ancora venire. La natura sarà sempre nostra nemica e perciò ci mostrerà i nostri limiti. Indipendentemente dal periodo storico a cui appartieni o dal tuo punto di vista sul combattimento, il VT sarà sempre la scelta giusta praticato dalla persona giusta. L'abilità e la bravura delle persone che hanno plasmato il Ving Tsun sono la garanzia di questo.

venerdì 27 aprile 2012

"A bassa velocità, funziona qualsiasi cosa!!" 

Philipp Bayer

i 6 principi del VT


Il Ving Tsun Kung Fu si basa su 6 principi imprenscindibili. Se manca uno solo di questi elementi tutta la pratica risulterà inutile o quasi.

1. POTENZA NEI PUGNI
2. PRONTI A COLPIRE
3. EQUILIBRIO
4. STRATEGIA
5. OCCASIONE
6. AUTO-CORREZIONE

giovedì 19 aprile 2012

intervista a Philipp Bayer


D: intervistatore PB: Philipp Bayer


D: Come hai iniziato con il Wing Chun e chi fu il tuo primo insegnante?

PB: Ho cominciato in Germania con il metodo di Leung Ting, chiamato Wing Tsun, dopo un breve periodo sono passato a Wong Shun Leung per il suo sistema di Combattimento e per il suo modo di pensare.

D: Come sei arrivato ad incontrare Sifu Wong Shun Leung?

PB: Per caso, il proprietario di un negozio di articoli per arti marziali mi diede il suo indirizzo dicendo “se vuoi imparare il vero Ving Tsun devi trovare questo uomo”

D: Quali sono le caratteristiche peculiari del VT di Wong Shun Leung?

PB: Hai gli obbiettivi chiaramente di fronte ai tuoi occhi… niente misticismo, niente segreti solo duro lavoro, niente giocare al wing chun, solo combattimento.

D: Quali sono i principali concetti dell’arte?

PB: Il condizionamento  al corretto comportamento e al corretto pensiero per combattere, allenare e sviluppare la potenza del pugno, strategia, coordinazione, equilibrio, trovare ed usare le opportunità, tempismo, per trovare il modo più semplice e diretto per risolvere i problemi in un combattimento e altre importanti qualità da combattente necessarie per sopravvivere ad uno scontro.

D: Cha relazione c’è tra Chi Sau e combattimento?

PB: Per allenare e migliorare nel Ving Tsun abbiamo un peculiare e versatile esercizio con il compagno che serve ad allenare e  correggere molte qualità necessarie per combattere…questo esercizio è chiamato Chi Sau. Chi sau è una mutua cooperazione tra partner per scambiarsi vicendevolmente qualcosa , se non c’è cooperazione…non c’è per molto Chi sau,  diventa improduttivo. Il Chi sau è un esercizio molto buono per aiutarti a raggiungere il tuo scopo ed è per questo che vi dedichiamo così tanto tempo e fatica di solito fino al 90% del tempo che dedichiamo all’allenamento, ma è comunque solo un collegamento o un ponte tra le forme e lo sparring, che serve a sviluppare l’idea del Ving Tsun.

D: Qual è la tua opinione sul “cross training” ad esempio Wing Chun e Brazilian Ju Jitsu

PB: Per raggiungere l’efficienza nel combattimento con il Ving Tsun devi allenarti molto duramente, per mantenere questo livello persino più duro… non c’è tempo per implementare altre idee.

D: Quali sono i differenti tipi di footwork usati nel Ving Tsun? Ce li puoi descrivere?

PB: C’è solo un tipo di footwork…tentiamo di tagliare la strada al nemico e di interrompere l’attacco.

D: L’uomo di legno è diviso in 108/114 movimenti. Questi movimenti sono ulteriormente raggruppati in sezioni. Quante sezioni ci sono nelle tecniche all’uomo di legno e ogni sezione ha uno scopo particolare per formare il praticante?

PB: Come il Chi Sau ed altri metodi per allenare il proprio comportamento in uno scontro, usiamo l’uomo di legno. Molte delle sezioni all’uomo di legno allenano la posizione del gomito per l’arma principale del Ving Tsun…il pugno dritto. Ma migliora anche la coordinazione, la sincronizzazione tra movimenti delle gambe e delle braccia e ad usare l’intera struttura del corpo per colpire. Sono anche appresi il footwork appropriato ed il tempismo, sopra le altre cose.

D: Può, per favore, spiegare il concetto dell’usare la struttura del corpo nel Ving Tsun?

PB: Un buon pugno non proviene solo dal braccio, si ha bisogno dell’intero corpo… nel Chi Sau per esempio creiamo la perfetta struttura per usare il corpo nei pugni, quando siamo capaci di scambiare la forza con il partner. La qualità dello scambio è la chiave.

D: Com’è strutturata la tua tipica lezione di Ving Tsun?

PB: I miei studenti cominciano con le forme del Ving Tsun per creare e mantenere l’idea corretta. Poi cominciano ad allenare l’arma principale.

D: Qual è la tua opinione sulle gare di Chi Sau?

PB: Non posso pensare ad una cosa del genere!

D: Qual è la tua opinione sull’allenamento supplementare per il Ving Tsun, ad esempio correre per la resistenza e usare i pesi per la forza.

PB: Nel Ving Tsun impari molto presto a trovare i tuoi punti deboli e cosa devi fare per rettificarli. Correre ad esempio non è male, ma per essere in buone condizioni per combattere, hai bisogno di combattere e fare sparring.

D: Ci sono il “grappling” e tecniche di rottura delle ossa nell’arte?

PB: No

D: Sifu, elencherò alcune tecniche e concetti. Stabilite brevemente con una frase un punto importante per ogni tecnica in relazione al combattimento:

D: Tan Sau PB: allena il pugno
D: Bong Sau PB: aprire la strada per colpire
D: Fook Sau: PB: allena il pugno
D: Pak Sau PB: aprire la strada per colpire
D: Kwan Sau PB: allena il pugno
D: Tok Sau PB: non lo abbiamo
D; Poon Sau PB: scambio di forza
D: Fak Sau PB: colpire
D: Lap Sau PB: aprire la strada per colpire
D: Yee Gee Kim Yum Ma PB: allenare la posizione…per condizionare la posizione dei piedi e delle ginocchia per supportare il pugno
D: Jum Sau PB: allena il pugno

PB: A proposito…non mi hai chiesto della tecnica (principio) più importante, il pugno dritto!?!

D: Qual è il tuo pensiero sul futuro del Ving Tsun del Sifu Wong Shun Leung?

PB: Spero che potremo tenere le persone stupide e stolte lontane dal sistema

D: Grazie per averci dato l’opportunità di intervistarla.