Il “Jeung Ma” drill o “Torchio” è un esercizio statico del Ving Tsun Kung Fu Kuen in cui da una posizione frontale si ruota sul posto. Alla rotazione possono essere abbinate varie tecniche di braccia come ulteriore stimolo coordinativo.
Insieme ad altri
esercizi introduce ed allena qualità ed elementi tipici della disciplina come
la Verticalità, il “Ching Ying” ( il restare con il busto frontale rispetto
l'asse di combattimento), la generazione della Forza usando la parte centrale
del corpo (movimenti dal bacino, anche e tronco coordinando la
relativa muscolatura) e le rotazioni lungo l'asse longitudinale.
Fa parte dei moltissimi
esercizi del Ving Tsun che “limitano i gradi di libertà” del movimento al fine di apprendere ed
allenare specifiche caratteristiche che poi saranno usate nel loro insieme nelle azioni
effettive di combattimento.
Si tratta quindi di un
esercizio di apprendimento motorio, assolutamente da non confondere con
“applicazioni” o altri elementi del bagaglio tecnico-tattico.
In questo esercizio la
posizione è frontale con i piedi poco più larghi delle spalle (posizione
soggettiva, che varia a seconda della struttura del praticante), il peso
equamente distribuito tra le due gambe (50-50) e i talloni sulla stessa linea sul
piano trasverso.
La posizione frontale
con i talloni sulla stessa linea vuole enfatizzare la ricerca della
verticalità: qualsiasi sbilanciamento in avanti o indietro è immediatamente
percepibile e visibile negli effetti. Si tratta quindi di una posizione
volutamente instabile sull'asse sagittale.
In questa situazione in
una persona sana il peso si distribuisce sulle 3 sezioni che formano il piede
in maniera prevalente sui talloni (pilastro posteriore) ed il resto sull'arco
laterale e frontale.
Per mantenere una
perfetta verticalità ed utilizzare il centro del corpo come “motore” la
rotazione dovrà quindi avvenire ruotando sul centro dei talloni.
Errori tipici di
questo esercizio sono:
· Sbilanciarsi in avanti o indietro sull'asse sagittale: perdita di
equilibrio e di efficienza del movimento. La proiezione del baricentro al suolo
deve restare tra i due piedi.
· Ruotare sulle punte: ruotare sulle punte muove il centro di massa (COM)
rispetto al Centro di Pressione sul terreno (COP) e poiché “ ...nel caso della postura eretta quieta la catena multi segmentata che
descrive la biomeccanica del corpo può essere paragonata, in condizioni
fisiologiche, ad un pendolo inverso semplice incerniato alla caviglia,
con un unico grado di libertà sul piano sagittale” [nota 1] la rotazione sulle punte porterebbe il pendolo-corpo fuori verticalità e
impedirebbe di generare il movimento correttamente con il centro del corpo
facendo venir meno due dei principali scopi del Jeung Ma.
· Far partire il movimento dai piedi invece che dal centro del corpo: è il centro che si
muove e il resto del corpo che viene “trainato” dall'impulso, non il contrario.
Occorre imparare a generare Forza dal Centro per questo il corpo deve essere
“connesso” e muoversi come un unico blocco, senza rigidità ma anche senza
ritardi-anticipi di gambe, anche o spalle rispetto agli altri segmenti
corporei.
Il Jeung Ma è
solamente un esercizio base, ad esso si affiancheranno poi tutta una serie di
altri esercizi e variabili, man mano con sempre maggiore libertà d'azione, che
nel loro complesso creeranno la struttura e svilupperanno la “Forza
intelligente” caratteristiche del Ving Tsun Kung Fu Kuen.
Nota 1: Dott. Erika Nerozzi, “Osservazione della relazione tra disordine dell’appoggio
plantare e disarmonie posturali. Rilevazioni empiriche degli effetti
dell’intervento motorio mirato.”
A cura del M. Enrico Ferretti
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