martedì 12 novembre 2019

Corretto Allenamento motorio per migliorare la capacità di attaccare

Il “Jeung Ma” drill o “Torchio” è un esercizio statico del Ving Tsun Kung Fu Kuen in cui da una posizione frontale si ruota sul posto. Alla rotazione possono essere abbinate varie tecniche di braccia come ulteriore stimolo coordinativo.
Insieme ad altri esercizi introduce ed allena qualità ed elementi tipici della disciplina come la Verticalità, il “Ching Ying” ( il restare con il busto frontale rispetto l'asse di combattimento), la generazione della Forza usando la parte centrale del corpo (movimenti dal bacino, anche e tronco coordinando la relativa muscolatura) e le rotazioni lungo l'asse longitudinale.
Fa parte dei moltissimi esercizi del Ving Tsun che “limitano i gradi di libertà” del movimento al fine di apprendere ed allenare specifiche caratteristiche che poi saranno usate nel loro insieme nelle azioni effettive di combattimento.
Si tratta quindi di un esercizio di apprendimento motorio, assolutamente da non confondere con “applicazioni” o altri elementi del bagaglio tecnico-tattico.
In questo esercizio la posizione è frontale con i piedi poco più larghi delle spalle (posizione soggettiva, che varia a seconda della struttura del praticante), il peso equamente distribuito tra le due gambe (50-50) e i talloni sulla stessa linea sul piano trasverso.





La posizione frontale con i talloni sulla stessa linea vuole enfatizzare la ricerca della verticalità: qualsiasi sbilanciamento in avanti o indietro è immediatamente percepibile e visibile negli effetti. Si tratta quindi di una posizione volutamente instabile sull'asse sagittale.
In questa situazione in una persona sana il peso si distribuisce sulle 3 sezioni che formano il piede in maniera prevalente sui talloni (pilastro posteriore) ed il resto sull'arco laterale e frontale.




Per mantenere una perfetta verticalità ed utilizzare il centro del corpo come “motore” la rotazione dovrà quindi avvenire ruotando sul centro dei talloni.

Errori tipici di questo esercizio sono:
·  Sbilanciarsi in avanti o indietro sull'asse sagittale: perdita di equilibrio e di efficienza del movimento. La proiezione del baricentro al suolo deve restare tra i due piedi.
·  Ruotare sulle punte: ruotare sulle punte muove il centro di massa (COM) rispetto al Centro di Pressione sul terreno (COP) e poiché “ ...nel caso della postura eretta quieta la catena multi segmentata che descrive la biomeccanica del corpo può essere paragonata, in condizioni fisiologiche, ad un pendolo inverso semplice incerniato alla caviglia, con un unico grado di libertà sul piano sagittale[nota 1] la rotazione sulle punte porterebbe il pendolo-corpo fuori verticalità e impedirebbe di generare il movimento correttamente con il centro del corpo facendo venir meno due dei principali scopi del Jeung Ma.

·  Far partire il movimento dai piedi invece che dal centro del corpo: è il centro che si muove e il resto del corpo che viene “trainato” dall'impulso, non il contrario. Occorre imparare a generare Forza dal Centro per questo il corpo deve essere “connesso” e muoversi come un unico blocco, senza rigidità ma anche senza ritardi-anticipi di gambe, anche o spalle rispetto agli altri segmenti corporei.

Il Jeung Ma è solamente un esercizio base, ad esso si affiancheranno poi tutta una serie di altri esercizi e variabili, man mano con sempre maggiore libertà d'azione, che nel loro complesso creeranno la struttura e svilupperanno la “Forza intelligente” caratteristiche del Ving Tsun Kung Fu Kuen.
Nota 1: Dott. Erika Nerozzi, “Osservazione della relazione tra disordine dell’appoggio plantare e disarmonie posturali. Rilevazioni empiriche degli effetti dell’intervento motorio mirato.”

A cura del M. Enrico Ferretti






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