mercoledì 7 novembre 2018

“Solo perché hai conosciuto Enstein o ti ha insegnato qualcosa non significa che sei come lui” cit.📢



O solo perché hai fatto un seminario con Juri chechi non siginifica che tu possa muoverti agilmente come lui.

Cosa fa veramente la differenza?

Sostanzialmente 2 cose: Allenamento e abilità.

1.      L’allenamento è lo studio, la ricerca scrupolosa di migliorarsi giorno dopo giorno, ora dopo ora, adattarsi mentalmente e fisicamente in modo completo ed univoco. È sudare, sacrificarsi, rischiare, mettersi in discussione con se stessi e con gli altri è essere umile anche di fronte a chi si è allenato meglio e di più o che è palesemente più abile di te e magari anche più giovane (Ho visto tanti incoronati e proclamati maestri  di età rispettosa con arci ventennale esperienza essere assolutamente nulla di fronte a persone che hanno iniziato molto dopo e magari anche più giovani di loro). Avere l’umiltà di riconoscere i propri limiti e rimettersi in discussione ricominciando da capo fin quante volte serva per raggiungere quel risultato. Costi quel che costi. Ricordo a tutti che Kung Fu significa letteralmente lavoro duro/ intenso/costante

2.      L’abilità invece è il risultato tangibile della qualità e quantità dell’allenamento. Viene definita come la capacità di svolgere un’attività specifica con particolare perizia (padronanza) e destrezza (agilità, coordinazione, prontezza, mentale e fisica). Non fa parte di un attitudine a fare qualcosa che è innata spontanea e naturale.

L’abilità viene acquisita con l’allenamento specifico svolto con una metodologia specifica in grado di condizionare in modo più permanente possibile il nostro comportamento al fine di adattarlo efficacemente e naturalmente ad un determinato scopo.

Nelle arti marziali succede spesso che pur avendo l’opportunità di conoscere Maestri di tutto rispetto non si riesce ad acquisire un'abilità specifica.

Al di là dell’attitudine soggettiva, questo accade per mancanza o carenza di allenamento o perché non si è capito il corretto significato che sta dietro a determinati movimenti o esercizi. Non si riesce a mettere in atto su di sé un efficace adattamento.
Qui dovrebbe entrare in gioco una buona dose di umiltà. Capire i propri limiti oggettivi e soggettivi e agire di conseguenza: mettersi in gioco cambiando approccio e modalità di allenamento anche seguendo chi è riuscito, dedicarsi magari ad altro dove si riesce meglio o quantomeno non insegnare.
A cura del M. Simone Pietrobono

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